Sebastiano Impellizzeri
Sebastiano Impellizzeri (Catania, 1982) vive e lavora a Torino.
Ha studiato pittura all’Accademia di belle arti di Urbino e all’Accademia Albertina di Torino.
La sua ricerca può essere definita come una riflessione globale sulle componenti linguistiche della pittura come materia prima, anche quando le opere non coinvolgono direttamente il medium pittorico. L’artista utilizza diversi supporti e materiali, fondendo spesso allusioni alla storia dell’arte. Studia le estensioni dell’origine dell’immagine, esplorando temi legati alla memoria e alla temporalità dell’opera, la trasmissione e l’elaborazione delle informazioni estetiche nella società contemporanea.
Mette in primo piano il colore come portatore di luce (svelamento e verità) e spinge al di là della pittura la ricerca della luce come alter-ego della materia. Negli ultimi anni la sua ricerca si compone di tentativi di contatto tra superficie estetica e spazio reale esterno. La pratica pittorica incorpora l’azione attiva: l’opera integra lunghe azioni solitarie, passeggiate e esperienze nel sottobosco urbano che esplorano il rito, l’erotico e l’avventura in luoghi che cambiano forma e fruizione mutando in altro.
Non più solo immagine statica o rappresentazione: l’opera diviene anche mezzo dinamico per esperire il rito, un dispositivo visivo dell’avventura. Tra le sue mostre personali ricordiamo: E se domani non torno, brucia tutto, con testo critico di Samuele Piazza, Galleria Société Interludio (Torino, 2022); Una corrente li trascinava nella notte, Barriera (Torino, 2021); Spring 2019, ALLEY, Giorgio Galotti Gallery Project Room (Torino, 2019); 37/ la stanza dopo, a cura di Simona Squadrito, Dimora Artica (Milano, 2015); Peinture de Chambre, CACT – Centro Arte Contemporanea Ticino (Bellinzona, 2014); Stilistischen Forschung a cura di Dario Giovanni Alì, Kamine&Wain (Berlino, 2014).
Tra le mostre collettive si segnalano: Pittura Italiana Oggi, a cura di Damiano Gullì, Triennale di Milano (Milano, 2023); The Butterfly Affect, a cura di Irene Calderoni e Bernardo Follini, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino, 2023); Gli impermeabili, a cura di Maria Chiara Valacchi, OwO Space, Galleria Giovanni Bonelli (Milano, 2020); Mistici, sensuali, contemplativi, Metodo Milano Visual Art (Milano, 2020); The Milky Way, a cura di Damiana Leoni, Galleria Franco Noero (Torino, 2020); Per una nuova unione dei confini, ArtVerona (Verona, 2019); La città di scambio, a cura di Lisa Andreani e Stefania Margiacchi, Spaziosiena (Siena, 2019); Vie di Fuga, con testo critico di Vincenzo Estremo, Galleria Société Interludio (Torino, 2019); Stupido come un pittore, a cura di Rossella Farinotti e Simona Squadrito, Villa Vertua (Nova Milanese, Milano, 2017); Il pittore e la modella, con i testi critici di Ermanno Cristini, Simona Squadrito, Rossella Moratto, Assab One (Milano, 2017); Portatori sani di pictoplasma. Retroguardie nell’arte contemporanea, MACT/CACT (Bellinzona, Ticino, 2017); Carrus Navalis, Dimora Artica (Milano, 2016); Lift on / Lift of, Cripta747, (Torino, 2016); Il nocciolo della questione, a cura di Yellow, Museo Civico Floriano Bodini (Gemonio, Varese, 2016); Museo (Cavalli e cavalle, cavalli, cavalli), Galleria Franco Noero (Torino, 2015); Controcanto, palinodie e contaminazioni, a cura di Vera Portatadino, Yellow (Varese, 2015); Pittura Contemporanea Italiana, a cura di Lorenza Boisi, Cars (Omegna, Verbania, 2015); 2000 Maniacs, progetto speciale di ArtVerona (Verona, 2014); 1+1+1=1+1+1,a cura di Simona Squadrito, Galleria Room (Milano, 2014).
È stato invitato a diversi programmi di residenza quali Bagni d’Aria, criptaStudio (Cripta747, Torino), Landina di Lorenza Boisi.