*Agathe Rosa* (Annecy, 1987) esplora la relazione tra luce naturale, esseri viventi e territori. Interrogandosi sulle potenzialità della “materia luminosa”, attinge ai processi cognitivi – percezione, sensazione, memoria, rappresentazione – per mettere in discussione la nostra esperienza dello spazio e del tempo. Attraverso fotografia, disegno, scultura, installazione, suono, video o tessuti, crea sistemi poetici in cui la materia si fa movimento e la luce rivela l’architettura fragile e sottile della realtà. Le sue opere rendono visibili le forze invisibili che plasmano il nostro mondo: aria, luce, silenzio, movimento. Il tempo rallenta, lo spazio si espande, e l’infinito emerge dall’ordinario. La sua pratica invita a un’esperienza contemplativa e sensoriale, in risonanza con le attuali questioni ecologiche e filosofiche. Dopo essersi laureata con lode alla Scuola Nazionale Superiore di Architettura di Marsiglia nel 2011, ha abbandonato l’edilizia per trasformare il cemento in effimero. Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale in istituzioni come l’Istituto Italiano di Cultura (Manifesta 13 – Marsiglia), il CNES–La Chartreuse (Avignone), il Museo Helio Oiticica (Rio de Janeiro), il Centre Pompidou (Parigi), il Museo Santa Maria della Scala (Siena) e la Galleria d’arte contemporanea Raffaele De Grada (San Gimignano). Per dieci anni ha anche insegnato Tecniche di Rappresentazione e Arti visive all’ENSA di Marsiglia, partecipando a numerosi seminari tra arte e architettura.
STATEMENT
ARAGUAR è sorto in un sogno. Dalle sue lettere di fuoco, questa parola mi ha aperto le porte di un mondo di cui sospettavo l’esistenza me che mi era ancora impenetrabile. I legami segreti sono stati rivelati, i passaggi si sono aperti. Il nostro ambiente è un vero e proprio organismo vivente con il quale è possibile interagire. Per consentire agli elementi di parlare occorre ascoltarli: è necessario metterci alla loro scala e rivedere la nostra relazione al tempo e allo spazio. Due condizioni sono allora essenziali: un rallentamento temporale per accogliere la contemplazione, e l’impegno di tutti i sensi e del corpo per immergersi ed entrare in risonanza. Tutto questo si deve svolgere con il massimo di cura e di rispetto perché stiamo per toccare alle cose le più preziose che costituiscono la nostra realtà.