Société Interludio è lieta di presentare Terra protegida, terra prometida, una mostra personale in Italia dell’artista brasiliano Ivan Grilo.
La mostra, che presenta un nuovo corpus di opere, è accompagnata da un testo critico di Jurandy Valença.
Al centro della Terra, correnti di magma spostano lentamente il polo magnetico, riconfigurando il pianeta. Terra protegida, terra prometida, la mostra personale di Ivan Grilo, nasce da questa forza invisibile – un nucleo fuso che genera nuovi ordini – per riflettere sull’attrito tra futuro e presente, tra ciò che è proiettato e ciò che è preservato.
Le fusioni in bronzo erompono nello spazio espositivo come tracce testuali di questa energia sotterranea, mentre un’opera video rivela il processo di fusione del metallo, ricordandoci che ogni scultura è anche un movimento geologico.
Da un lato, la terra promessa: un orizzonte di esodo e di fede, uno spazio del “non ancora”, fragile perché dipende dal tempo e dal desiderio.
Dall’altro, la terra protetta: già corpo, già territorio, dove protezione, resistenza e contenimento offrono rifugio, assicurando che nulla vada perduto.
Le parole scritte diventano forme geologiche.
Una politica della materia e una poetica della cura si intrecciano, trasformando la promessa in corpo presente e la protezione in un gesto di perpetua trasformazione.
Terra protegida, terra prometida invita lo spettatore ad abitare questa tensione – dove il futuro sognato e il presente custodito convergono nella possibilità di un mondo riconfigurato dal suo stesso nucleo.
