in collaborazione con Galleria Michela Rizzo e Renata Fabbri Arte
Contemporanea
11.02.2023 – 26.03.2023
La galleria Société Interludio è lieta di inaugurare il nuovo anno espositivo con Incidente domestico, mostra collettiva con la partecipazione di Giuseppe Abate (Bari, 1987), Bea Bonafini (Bonn, 1990) ed Ottavia Plazza (Alessandria, 1992), realizzata in collaborazione con Renata Fabbri arte contemporanea (Milano) e galleria Michela Rizzo (Venezia).
Una generazione di artisti nati tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 che, attraverso i lavori esposti, riflette sull’interazione opera d’arte / luogo espositivo; artisti multimediali che, attraverso le opere in mostra, esplorano temi quali gli ambienti domestici, la dimensione intima e fragile delle cose con uno spirito quando ironico, quando dissacrante, quando delicato.
Gli ampi riferimenti culturali e simbolici si sintetizzano in opere alle volte quasi stilizzate oppure grottesche, volutamente infantili.
In questo contesto lo spazio diventa display ma anche parametro di riflessione per un dialogo diretto con l’identità stessa del luogo: la galleria diventa l’ospite delle opere e degli artisti invitati.
Lo spazio è quindi un interstizio artistico che si apre nel quotidiano, dove il canonico rapporto spazio-tempo viene scandito dagli interventi in mostra. Ogni lavoro entra temporaneamente a far parte dell’ambiente espositivo non solo come oggetto estetico nello spazio ma come parte integrante di questo e della sua vitalità. La galleria si trasforma in una mimesi che rimanda in maniera suggerita all’ambiente domestico (da cui essa deriva) e si fa essa stessa opera.
Allo spazio, grazie ai lavori in mostra, viene conferita una nuova vita, viene data di nuovo la possibilità di essere casa.
Giuseppe Abate (Bari, 1987) ha studiato presso MA Material Futures, Central St Martins University, Londra , 2020. Precedentemente Laureato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti, Venezia 2012.
Il suo lavoro è stato esposto presso: Galleria Michela Rizzo (Venezia 2021); Spazio Cabinet_Studiolo (Milano, 2020); Galleria ADA (Roma, 2019); Palazzo Barolo (2019, Torino); Assam State Museum (Guwahati, India, 2017); Museo Nazionale della Montagna (Torino, 2016); Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia, 2014; 2015); Rob Pruitt Flea Market c/o Galleria A + A (Venezia, 2015); Museo di Arte Contemporanea Pino Pascali (Polignano, 2012); Galleria Municipale d’Arte Contemporanea di Monfalcone (Monfalcone, 2011). Nel 2014 è in residenza presso gli atelier della Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. Dal 2016 al 2017 prende parte al programma di residenza promosso da Microclima, Guwahati Research Program in Assam. Nel 2018 è stato finalista del Premio Cairo, Milano. Vincitore nel 2017 del progetto grafico per Vinitaly, Artissima e Regione Piemonte, Verona.
Bea Bonafini (1990, Bonn, Germania) vive e lavora tra Londra e Roma. Nel 2014 ha conseguito una laurea in Belle Arti presso la Slade School of Fine Art e nel 2016 un master in pittura presso il Royal College of Art di Londra. Tra le mostre personali si segnalano: Il chiostro animato, Museo di Roma in Trastevere, Roma (2022); A monstrous fruit, Setareh, Berlin (2022); Animal of your lips, Bosse & Baum, London (2022); Unearthly, Nosbaum Reding, Luxembourg (2022); Ghosts from post-modern tale, LAAA, Mexico City (2022); Luna Piena (Stomaco vuoto), Renata Fabbri, Milano (2021) Sfiorare Fantasmi, Eduardo Secci, Firenze (2021); Twin Waves, Operativa, Roma (2020); Chimère, Chloe Salgado, Parigi (2019); Talk to the Hand, Bosse & Baum, Londra (2019); Ogni Pensiero vola, Renata Fabbri Arte Contemporanea, Milano (2018); Shed Shreds.Lychee One Gallery, Londra (2018); Dovetail’s Nest. Zabludowicz Collection, Invites, Londra(2017); A World of One’s Own. Fieldworkds Gallery, Londra (2017). L’artista ha partecipato a numerose residenze artistiche fra le quali: Palazzo Monti, Brescia (2021); Rosa Lee Travel Grant, British School a Roma (2020); Abbey Scholarship, British School a Roma (2019-2020); La Berlugane-Maleki Residency and Commission. Beaulieu-sur-Mer, Francia (2019); Platform Southwark Studio Residency, Londra (2018), Fibra Residency, Colombia (2018), Fieldworks Studio
Residency, Londra (2017), Villa Lena, Italia (2016) e The Beekeepers Residency, Portogallo (2015).
Ottavia Plazza (Alessandria IT, 1992) ha studiato Pittura presso l’Accademia Albertina di belle arti di Torino. Vive e lavora a Torino. Nel 2015, a Torino, co-fonda. il project-space Spaziobuonasera. Tra le mostre personali, si segnalano: Che il mondo intero sia di polvere rossa, presso Spaziobuonasera a cura di Spaziobuonasera e Lisa Andreani (Torino, 2019), Interno viola, presso Bitcorp for art (Milano, 2019), a cura di Greta Scarpa. Nello stesso anno l’artista partecipa a diverse mostre bi-personali e collettive come: Una stanza tutta per sé, Edicola Radetzky (Milano, 2019), a cura di Lisa Andreani; Sabaudade, Las Palmas (Lisbon, 2019) a cura di Spaziobuonasera e Las Palmas project; Hic sunt Leones, Cicaleto House Concert (Arezzo, 2019), a cura di Carla Chiarchiaro; Pelle d’oca, Villa Vertua Musolo (Milano, IT), a cura di Lisa Andreani e Simona Squadrito; Projectroom FSRR, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con Fondazione IEO-CCM.
Nel 2021 partecipa alle seguenti mostre collettive: ENTR~ACTE, Renata Fabbri (Milano,IT), a cura di Chiara Alice Guidi e Sei pittori, Casa Museo Felice Casorati Pavarolo (Torino, IT), a cura di Société Interludio. Nel 2018 ha partecipato al workshop Q-Rated presso Quadriennale di Roma e nel 2019 è risualtata finalista del progetto grafico per Vinitaly, Artissima e Regione Piemonte, Verona.